Valley Of Fire - Janelle Taylor
“Valley of fire” è finito nelle cose da leggere totalmente per sbaglio, in un raptus di aggiunte matte e disperate, di quelle che mi capitano solo quando finisco su Netgalley. Poi quando leggo romance, la mia testa parte per la tangente e si immagina chissà cosa anche quando effettivamente questo non è il caso. Ma visto che do sempre una chance di redenzione a tutti i libri, ecco che l’ho terminato anche se il verdetto non è molto positivo.Brandy Alexander è una scrittrice di romance e si trova nella Valley of fire in Nevada per una ricerca per il suo prossimo libro. Dopo un incidente che la lascia bloccata in mezzo al deserto e il conseguente colpo di calore viene salvata da Steven Winngate un multimilionario, un self made man che si nasconde dietro un falso nome Lace Reynolds. Tra i due scoppia subito una forte attrazione ma una serie di equivoci e di incomprensioni li allontana e li riavvicina, finché i due non devono fare i conti con quello che provano l’uno per l’altra. Nigel Casey Camille.Il libro narrato in terza persona dal punto di vista di entrambi è un’accozzaglia di sentimenti contrastanti, perché per la maggior parte del tempo volevo solo andare lì e sbattere Steven contro un muro per svegliarlo e fargli capire che è un’idiota. A parte gli elementi base di ogni romance che la rendono uguale a mille altre, non c’è nessun tipo di novità e di entusiasmo.Brandy è una donna innocente, che non ha mai vissuto a contatto con sentimenti autentici, di quelli che ti spaccano il cuore e ti consumano l’anima, che vive reclusa in una fattoria in Kentucky che non si è mai particolarmente interessata degli uomini, nonostante scriva romanzi d’amore pieni di passione e improvvisamente ecco che si ritrova un uomo immensamente affascinante che le dedica le sue attenzioni. Brandy scrive storie che non ha mai vissuto ma che in fondo vorrebbe vivere ma d’altronde è solo una ragazzina spaventata di quelle che non sanno cosa fare. In lei non c’è evoluzione, non c’è nessuna conferma, c’è solo la presa di posizione nei confronti di Steven. Neanche il suo amico musicista Nigel o la sua editrice Casey riescono a interagire davvero con lei e a portarla sulla giusta strada. A momenti Nigel deve spingerla tra le braccia dell’uomo. E lei rimane inerme, si lascia trasportare dagli eventi, si arrabbia per i motivi sbagliati e perde una marea di tempo a difendersi in un modo totalmente incomprensibile.Steven al contrario è un uomo sicuro di sé, che sa il fatto suo, che ha sempre lottato per ottenere quello che vuole e a cui nessuno ha mai detto di no. Ma quando si ritrova davanti Brandy è totalmente disarmato, cerca in tutti i modi di proteggersi, fa le assunzioni più sbagliate, resta a guardare inerte in momenti in cui dovrebbe agire e monta su una situazione assurda pur di ottenere ciò che vuole, che tra l’altro è esattamente ciò che ha davanti, una situazione assurda, in cui entrambi dovrebbero essere evitati dal mondo. E fanno un’accoppiata vincente. Una delle cose che ho apprezzato sono le descrizioni dei paesaggi soprattutto quella iniziale della Valle del fuoco, dove Brandy si perde. Sembra proprio di trovarsi nel bel mezzo del deserto, a soffrire il caldo con lei.Il particolare da non dimenticare? Un ciondolo che rappresenta un leone.Il libro neanche particolarmente lungo, può essere tranquillamente tenuto da parte e potrei consigliarvene mille altri da leggere. La storia già scritta nei primi capitoli si complica inutilmente sul niente. Purtroppo tutto il dramma che viene presentato riesce solo a stizzire il lettore. Non uno dei libri più interessanti che abbia letto.Ringrazio comunque Netgalley e Bell Bridge Books per avermi concesso l’opportunità di leggere questo libro in cambio della mia opinione.Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/31453816006/valley-of-fire-by-janelle-taylor