The DUFF: Designated Ugly Fat Friend - Kody Keplinger
“Wesley Rush don’t chase girls. They chase him”.“The Duff” lo avevo scaricato appena letta la trama quando lo avevo visto nel profilo di qualche ragazza che seguo, poi lo avevo infilato nella cartella delle letture ed è rimasto lì fino ad ora, quando ho deciso di leggerlo. Male perché se la Keplinger con me ha completamente fallito con “Shut out” con questo libro mi ha completamente conquistata.DUFF è la sigla di Designated. Ugly. Fat. Friend (l’amica grassa e brutta) e viene coniata da Wesley Rush per descrivere la condizione di Bianca Pepper, 18 anni, senior year, e di tutte le ragazze come lei quando le si avvicina per far colpo sulle sue amiche Casey e Jessica, (dove per una volta il nome Jessica non è sinonimo della “stronza” di turno) bellissime, sicure di sé e circondate da ragazzi. Bianca odia Wesley un playboy, jackass della scuola che cambia ragazza ogni due e tre solo per una notte o due di passione, niente impegni solo divertimento. Quando la prof di Inglese l’accoppia a lui per un saggio la ragazza è disperata perché qualche sera prima lo aveva baciato per dimenticare i suoi problemi familiari. Ben presto si ritrova tra le sue braccia per scaricare lo stress, lo usa come distrazione non accorgendosi che Wesley è molto meglio di come tutti lo dipingevano. Tra commenti sarcastici, aiuti imprevisti, ritorni e sfide, Bianca farà una scoperta sensazionale, tutti almeno una volta sono Duff.Bianca è meravigliosa, l’ho adorata dalle prime righe, sarcastica, sassy, cinica, assolutamente smart, capace di dissacrare San Valentino in due parole e convinta che l’amore in una high school non esiste. Per avere l’amore, quello vero, ci vogliono anni, o per lo meno questo è quello che pensa lei fino a che non si sveglia una mattina tra le braccia di Wesley. Non c’è mai un momento in cui non sono stata d’accordo con lei, amica sincera, figlia coraggiosa, non si tira mai indietro anche quando il gioco inizia a farsi pesante e a ricordarle che non è mai ciò che sembra. Quando poi inizia a interagire con Toby Tucker il ragazzo per cui ha una cotta da più di tre anni rimaniamo sorpresi, perché ormai il suo cuore è già un po’ più in là.Wesley all’inizio è davvero solo un jackass, con il suo ghigno particolare che agisce come un turn-on sulle ragazze, sexy, divertente, dalla replica sempre pronta, non risulta mai offensivo, come potrebbe sembrare a Bianca. Si si comporta come il classico figo della scuola, ricco e perfetto ma anche lui ha i suoi problemi e si nasconde nel sesso occasionale per scappare alla solitudine di una grande casa vuota. Nonostante tutto mi è davvero piaciuto molto perché pur non promettendo niente riesce davvero ad essere risolutivo, di aiuto e di consolazione per Bianca.Potrei scrivere tante altre cose, come per esempio il libro non parla solo di romance e sesso, ma anche di famiglia, di amicizia, di accettazione, di salvezza. Come Duff diventi non un’etichetta ma la descrizione di una condizione che sembra inevitabile ma che in realtà è solo il nostro modo di rapportarci agli altri, che le apparenze nascondono sempre una verità molto più profonda che non c’è niente di meglio che affrontare con cognizione le situazioni della vita. E che in qualunque modo la si guardi, dall’alto di uno sgabello del Nest, il bar per adolescenti che frequentano Bianca e le sue amiche, o sdraiata nella camera da letto di Wesley l’amore non è mai semplice, non c’è mai niente di definitivo, ed è bello viversi e scoprirsi. Ora non c’è un dettaglio risolutivo: vi potrei citare la cherry coke perché diventa un po’ la bibita di Bianca e Wesley, potrei dirvi Porche, potrei ricordarvi un biglietto, o suggerirvi di tenere a mente Womanizer di Britney Spears ma chi fa davvero la differenza è Wesley, divino.Leggete e divertitevi, assolutamente imperdibile.