The Whole Story of Half a Girl - Veera Hiranandani
“The whole story of half a girl” è il primo libro per ragazzi di Veera Hiranandani e racconta la storia di Sonia una ragazzina di prima media (sesto grado in middle school). Sua madre è ebrea, suo padre è indiano, indiano dell’India e lei si sente incredibilmente a disagio perché non si sente né completamente ebrea né completamente indiana. Suo padre perde il lavoro ed è costretta a lasciare la Community, la scuola privata che aveva frequentato fino a quel momento, e Sam la sua migliore amica, Jack l’incredibile insegnate che li stava accompagnando nella crescita.A settembre quindi si trova in un ambiente sconosciuto, circondata da un sacco di ragazzini e si deve far strada nella caffetteria sua affollata, relazionarsi con il diverso modo di fare e capire chi è davvero.Quando ho richiesto il libro non mi ero resa conto che in realtà il libro è per ragazzini, anche se le tematiche non sono molto semplici, sono affrontate in modo comprensibile per un bambino che sta crescendo e che ormai sta entrando nel pieno dell’adolescenza. Sia per quanto riguarda la diversità etnica e culturale, sia per quanto riguarda le relazioni umane con gli altri sia ragazze che ragazzi, sia invece per quanto riguarda la relazione con i genitori e il problema che affligge il padre di Sonia.Sonia è una ragazzina che sta crescendo che deve affrontare una serie di cambiamenti che sconvolgono la sua vita. Ma soprattutto deve capire chi è. Perché si sente sempre metà. Assomiglia tantissimo al padre, la sua pelle non è bianca, ma non è neanche troppo scura. Sua madre è ebrea, ma non è molto religiosa. Quindi lei è ebrea o no? Suo padre è indiano, l’India rappresenta una parte importante della loro vita ma lei non si sente completamente indiana. Le manca Sam, ma vivono in due realtà differenti e non riesce ad essere completamente a suo agio con lei. Conosce Kate la più carina della scuola, che le chiede di entrare nella squadra delle cheerleader, la invita a casa sua , che le fa conoscere una realtà differente da quella che aveva sempre vissuto. C’è Alisha che la invita al tavolo, che vuole farle leggere il libro che sta scrivendo ma Sonia si sente diversa da lei. E c’è Jess la mean girl di turno.I ragazzi che sono ancora dei bambini fissati con il football, la playstation, i giochi stupidi che cercano di far colpo anche se in realtà non ne hanno i mezzi. E in tutto questo suo padre scompare di casa e lei deve essere forte anche per la sorellina Natasha troppo piccola per rendersi davvero conto di quello che succede.Il libro è molto interessante e adatto per quella fase della crescita in cui tutto sembra confuso, non si sa cosa fare, dove andare, cosa dire, ed è utile anche per confrontarsi con gli altri. La Hiranandani è molto brava a scrivere un libro realistico, dove i pensieri di Sonia, raccontati in prima persona risultino verosimili e molto istruttivi. Perché capita di sentirsi a disagio, l’importante è capire chi si è davvero, accertarsi e riconoscere qual è la strada giusta da prendere. E fare nuove esperienze, anche sbagliando il tiro è fondamentale.Ringrazio ancora una volta Netgalley e Random House Children’s Books per avermi concesso di leggere questo libro.