Shades of Gray - Susanne Jacoby Hale
“Shades of gray” è arrivato con la sorpresa di un fulmine nella mia vita. Per caso, inaspettatamente e mi ha letteralmente colta alla sprovvista. Ho ricevuto una mail da Danielle Torres, una editor che mi ha contatta per farmi recensire questo libro, ricoprendomi di complimenti. Ultimamente leggo in particolar modo YA e contemporary romance ma sono sempre pronta a leggere una bella storia, senza pregiudizi e senza precludermi nulla. E sono felice di aver concesso una possibilità a questo di racconto perché mi ha presa tantissimo. Olivia Dalton è un insegnante di inglese alla Malcolm High School a New York e lavora con ragazzi a rischio, pronti in qualsiasi momento ad abbandonare la scuola e gettarsi in un futuro senza speranze nella città che non dorme mai. Incapace di avere bambini Olivia si immerge completamente nelle vite dei suoi studenti cercando di aiutarli come può sia per vera vocazione, sia per sfuggire all’angoscia di una vita che le preclude uno dei suoi desideri più profondi.Anche il marito Tom ha problemi nell’accettare la propria situazione e disperato nel proteggere la moglie cerca in tutti i modi di prevenire il suo eccessivo coinvolgimento nel suo lavoro ma nonostante questo Olivia non si ferma. E quando meno se lo aspettano la loro vita cambierà profondamente, ma saranno pronti per accettare il cambiamento? Susan Jacoby Hale ha alle spalle l’esperienza necessaria per parlare con cognizione di causa dell’argomento principe di questo libro, visto che lei stessa ha lavorato con un gruppo simile di ragazzi invischiati in vite al limite. La comunità che si viene a creare in una situazione del genere è straordinaria e dona speranza in modi che non si erano preventivati. Sono molto felice di aver avuto la possibilità di leggere questo libro, perché altrimenti avrei perso l’occasione di leggere una storia piena di speranza, che racconta che cosa significa amare. E non l’amore a volte quasi insufficiente di una storia romantica che nasce da premesse inconsistenti, ma l’amore di un insegnante per il proprio lavoro, l’amore di una madre per i propri figli, l’amore di un marito che accetta di cambiare il proprio punto di vista, l’amore di un migliore amico privato di tutto.Ma quello che mi è piaciuto di più è il fatto che questa sia una storia corale. Seppur è Olivia a raccontarla in prima persona, seppur inevitabilmente sia lei la protagonista nella sua lotta continua, i suoi alunni sono protagonisti allo stesso modo e veniamo a conoscenza delle tragedie che li dilaniano e ne sconvolgono la vita. Sono anche loro che danno spessore ad una storia dal sapore dolceamaro che lascia spazio al futuro senza sommergerlo e che lascia al lettore la domanda, bella perché può avere qualsiasi tipo di risposta, di cosa succederà dopo.E una delle cose che più mi ha colpito del libro, uno dei momenti in cui mi sono detta, si è così è quando Olivia parla alla sua classe ed afferma:“Don’t think of the world in black and white. Think of it in shades of gray.” (Non pensate al mondo in bianco e nero, Pensatelo come sfumature di grigio). E probabilmente sta qui il senso di tutto. Nel libro si parla anche dell’importanza di avere un’educazione, di terminare il liceo e avere un diploma ma anche della discriminazione delle persone di colore. La classe di Oliva è composta infatti quasi esclusivamente da Afro-americani e in qualche modo questo è un limite e un pungolo per l’insegnante che cerca in ogni modo di stabilire un rapporto meritocratico tra i vari studenti e resta in vario modo stupita da quello che accade a volte. Ci sono degli episodi inconcepibili al giorno d’oggi, come quello che accade davanti al museo, ma che purtroppo sono spaventosamente reali. Ma in che mondo viviamo se non riusciamo ancora a superare la paura per la diversità e i nostri pregiudizi che sedimentano sul fondo melmoso delle nostre coscienze?Ma passiamo ai protagonisti, Olivia in particolar modo che ho letteralmente adorato. È un personaggio consistente con sé stessa, che evolve ad ogni pagina e che regala un tumulto emozionale unico. La Hale ha una capacità narrativa unica, ma soprattutto è capace di creare una psicologia reale e palpabile che porta il lettore ad estremo contatto con la donna, il suo desiderio di essere madre, la sua generosità, la sua forza, i sentimenti che la torturano ogni giorno in classe, ma anche la sua capacità di essere sé stessa e creare un rapporto di fiducia vero con i suoi collaboratori e i ragazzi con cui viene a contatto.Tom è il marito perfetto, l’ho adorato anche quando non riusciva a calmarsi per i problemi che lo sconvolgono, ma naturalmente è un reale sostegno per Olivia in ogni momento della storia, magico!L’ambientazione Newyorkese è assolutamente adattissima frenetica e senza riposo proprio come la città che non muore mai. Il particolare da non dimenticare? Un fazzoletto da taschino. Perché? Leggete e scopritelo. Primo romanzo della Hale ve lo consiglio senza indugio proprio per il suo essere reale, fuori dagli schemi e assolutamente meraviglioso. L’ho adorato dalla prima e ultima riga.Buona lettura guys! A me non resta che ringraziare dal profondo del cuore Danielle Torres per avermi scelta e avermi concesso la straordinaria opportunità di leggere questo libro in cambio della mia opinione. Grazie mille.Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/40329089575