Review


“Under the black clouds” mi è stato gentilmente regalato dalla sua autrice Suren Hakobyan, una scrittrice armena in cambio della mia recensione. Generalmente non dico mai di no ad un libro, io adoro leggere e mi interessa praticamente di tutto. Certo ho anche io delle preferenze, distopie e romance in primo luogo, ma generalmente non dico mai ad un libro che parla di soprannaturale. La trama di questo mi aveva incuriosita ma non avrei mai immaginato quello che poi mi sono trovata di fronte.La storia è quella di Daniel che insieme alla sua ragazza Milena e il migliore amico/vicino di casa Edward si ritrova a vivere in una sorta di secondo diluvio universale che ha lo scopo di punire gli umani che si sono prese troppe libertà. Non c’è solo la pioggia e l’acqua che si va lentamente accumulando e che sembra essere dotata di una propria volontà ma anche strane creature che la abitano e che minacciano continuamente la vita dei pochi superstiti. Riusciranno Daniel e gli altri a salvarsi?La Hakobyan ha avuto un ottima intuizione. In un mondo, come il nostro, sempre più sconvolto da cambiamenti climatici imprevedibili e catastrofici quella di una alluvione di così immense dimensioni non è totalmente irrealizzabile. Certo il fatto che sia mandata da un essere superiore può essere non condivisibile ma in linea di principio l’accanimento dell’uomo contro la natura può provocare eventi del genere. Ovviamente ci vuole l’eroe della situazione, il personaggio capace di correre in aiuto di una comunità irrimediabilmente spezzata, capace di affrontare il nemico più volte e uscirne vincitore in una battaglia che si fa sempre più accanita. Ma Daniel non è semplicemente il supereroe, l’uomo buono, la salvezza e un essere umano. Ed è proprio qui che sta uno dei punti forti della storia. Daniel è un uomo comune con tutti i suoi difetti e le sue mancanze, con una parte forte e una debole, con uno spirito che si può ergere a scudo. Ma è anche un uomo egoista, spinto dai suoi interessi personali che non sempre coincidono con il bene comune. Ma proprio per questo Daniel è vicino a chiunque. Ognuno di noi ha pregi e difetti che lo rendono unico e irripetibile. Edward non è un personaggio ambiguo, anche perché ci sono delle incongruenze all’interno della vicenda. All’inizio ci viene presentato come un semplice vicino di casa e poi, quasi improvvisamente diventa il migliore amico di Daniel e quindi sono piuttosto scettica nei suoi riguardi. È un aiuto per il ragazzo ma in effetti ha un ruolo pressoché marginale e mi ha deluso molto il modo in cui si evolve la sua vicenda.E Milena? L’unica donna a volte sono rimasta sconvolta dalla sua debolezze e dalla sua ingenuità. Altre volte avrei voluto sbatterle la testa contro qualcosa per svegliarla. La sua storia d’amore con Daniel è molto tenera e intensa e da forza a tutti e due per affrontare il male che imperversa per la città devastata dal male.Purtroppo ho delle riserve. Prima di tutto un appunto: la Hakobyan ha scritto il libro nella sua lingua madre ed è stato poi tradotto in inglese. Questo ha fatto si che nascessero delle incongruenze e degli errori che sono difficili da ignorare.In secondo luogo la scrittrice narra la vicenda in terza persona, alternando la visione di Daniel a quella di Milena e Edward, anche se indubbiamente il protagonista è lui. Questo va ad appesantire la vicenda, già aggravata dall’uso di un linguaggio troppo formale, molto biblico e colloquiale che allontana ulteriormente il lettore. È difficile immedesimarsi nei personaggi perché il punto di vista è troppo lontano da loro e limitato. Non sono sempre pro prima persona ma in questo caso sentire Daniel narrare la vicenda avrebbe sicuramente dato una marcia in più ad una storia fin troppo cupa e catastrofica.Per non parlare della fine. Fine che non approvo minimamente e che mi ha distrutta ancora di più. Il particolare da non dimenticare? Un albero…Se vi piacciono le storie cupe, misteriose e piene di lotte di volontà contrastanti questo è il libro che fa per voi. La pioggia e il male la fanno da padroni.Buona lettura guys!Io ringrazio Suren Hakobyan per avermi concesso di leggere il suo libro in cambio della mia onesta opinione. Grazie.Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/36223406435/under-the-black-clouds-by-suren-hakobyan