Review


Scrivere questa recensione è difficile perchè non spoilerare il libro diventa qualcosa di proibitivo, ma non posso lasciarvi con la sola nozione che questa storia è una piccola meraviglia, che la Roth ha superato sè stessa, che non ho mai letto un libro con più colpi di scena così sapientemente dosati. Uno dei seguiti meglio riusciti che abbia letto ultimamente, e visto il rischio che si correva nel rovinare una storia meravigliosa c’è da fare i complimenti doppi alla Roth.Innanzitutto per la genialità di una trama che non si esaurisce in una semplice rivolta. Il significato del titolo è a più livelli innanzitutto quello della nozione che ci viene proposta durante la lettura:“Insurgent,” he says. “Noun. A person who acts in opposition to the established authority, who is not necessarily regarded as a belligerent.”E poi è anche e soprattutto una questione di testa. Se nel primo libro veniamo a conoscere chi sono i Divergent, queste persone che riescono a sconvolgere i test attitudinali e riescono ad essere compatibili con più di una fazione, in questo scopriamo che non basta ribellarsi al sistema per vincere, non basta avere un piano, ci vuole coraggio, costanza e umiltà.“Insurgent” è uno di quei libri che non si può non amare perché pieni di colpa di scena, assolutamente perfetti e che rendono la lettura un vero piacere. La Roth ha delle capacità narrative straordinarie e io non vedo l’ora di sapere come prosegue la trilogia. Il terzo volume, di cui non si sa ancora il titolo, dovrebbe uscire nell’autunno 2013. Si avere letto bene, autunno 2013. Io non riuscirò a resistere tanto. Intanto nell’attesa potete gustarvi un capitolo di “Divergent” narrato dal punto di vista di Four, molto istruttivo.Recensione completa sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/33366943175/insurgent-by-veronica-roth