Review
“Wish you were here” è un altro di quei libri che sono finiti per caso nelle cose da leggere, preso in un attimo di delirio quando effettivamente non mi rendevo conto di quello che mi succedeva. Si dovrei essere più accorta ma adoro andare a braccio, avventurarmi tra gli elenchi di libri e decidere di essere spericolata scegliendo a caso, come in questo caso. E incredibilmente non mi ha delusa.Allison sta per sposare Seth, il ragazzo con cui sta fin da quando aveva sedici anni e che non ha mai lasciato. Ma quando il fratello di Seth, David, la bacia a pochi giorni dal matrimonio le sue certezze crollano e non sa più cosa fare. Abbandona Seth sull’altare e scappa dalla zia per aiutarla ad allevare tre lama. Nella speranza di ritrovare se stessa e la persona che è Allison deve capire chi ama e con chi vuole stare e fare i conti con il suo passato. Il libro scritto in terza persona secondo i punti di vista dei tre protagonisti è una storia che procede molto lentamente, che non concede via di fughe, che devi seguire passo passo, perché inevitabilmente tutto ruota intorno ad Allison. I due fratelli Seth e David ne sono profondamente condizionati. Seth è lo sweetheart di Allison fin dal liceo e la ragazza non ha mai avuto altri ragazzi oltre lui. Seth è una di quelle persone che deve rimanere sempre in controllo della situazione, che deve essere al centro dell’attenzione, che deve piegare la volontà della sua ragazza alla sua. E se da ragazzina Allison era fragile, da adulta vuole scoprire da sola cosa fare e in puro stile Julia Roberts scappa dall’altare, dalla sua città per ritrovare se stessa e per scoprire cosa fare di se stessa. Allison in realtà mi è rimasta antipatica perché è una persona fragile, incapace di prendere una vera decisione e persa nei meandri delle possibilità. Per di più è una di quelle persone che scappano davanti ai problemi invece di affrontarli, che resta ancorata al passato anche quando lo interpreta male e che in qualche modo con la sua indecisione fa soffrire tutti. Certo è sempre meglio rendersi conto in tempo dei propri sbagli, ma dannazione, quando è troppo è troppo. Ho preferito molto di più Seth in tutta la sua arroganza e la sua presunzione che Allison, almeno lui sa quello che vuole ed è pronto a lottare per conquistarlo anche quando tutto va contro di lui e la ragazza che ama non esiste davvero. David dei tre è quello più indipendente. È uno spirito libero, che coglie ogni occasione per prendere lo zaino in spalla e partire per esplorare posti nuovi, fare sport estremi o mettersi in situazioni pericolose, per puro spirito di avventura. In ogni momento in cui lui è coinvolto capita un incidente e qualcuno finisce all’ospedale. Ma David è fedele, dolce, appassionato e comprensivo e conosce la vera Allison non una forma stilizzata che si erge tra cumuli di macerie e scelte imposte. David è una ventata di aria fresca che non si arrende e capace di far vedere la retta via alla ragazza.Voglio citare anche i lama, tenerissimi, capaci di strappare sempre un sorriso e fungono da parallelo per quello che succede tra i tre protagonisti, di cui sono in qualche modo le controfigure. Anche loro sono una coppia e poi si introduce un terzo elemento che va a distruggere gli equilibri della situazione e crea degli impicci.Il particolare da non dimenticare? Una collezione di cartoline.In uscita nella prima metà dell’anno, il libro non ha nulla di particolarmente innovativo, un triangolo troncato sul nascere, un protagonista maschile super handsome, una protagonista femminile un po’ ingenua e il classica storia che si dipana con equivoci e sospetti. Interessante ma non particolarmente sconvolgente. Buona lettura guys.Ringrazio Netgalley e Simon & Schuster per avermi concesso di leggere questo libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione.Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/31453922938/wish-you-were-here-by-beth-k-vogt