Starring Me - Krista McGee
“Starring me” è rimasto diverso tempo a vegetare nelle cose da leggere e quando ho iniziato la lettura mi sono ritrovata a chiedermi perché diamine avevo voluto leggerlo. Il libro ha un’ampia componente cristiana e per quanto io sia aperta di mente e creda, beh non sono riuscita molto ad apprezzarlo. In alcuni passaggi era estremamente semplicistico e con un’ottica un po’ infantile.Chad è una giovane rock star di diciassette anni che è stata scelta per un programma televisivo per teenagers dove poter recitare, cantare e ballare. I suoi genitori vogliono scegliere una coprotagonista che sia cristiana e capace di condividere appieno il suo tempo con Chad. La produzione decide allora di convocare delle selezioni per trovare una ragazza talentuosa all’altezza delle aspettative dei genitori di Chad. Vengono scelte dieci ragazze che vengono mandate a vivere per un mese in una casa ad Orlando (Florida) insieme a Flora la governante della famiglia di Chad che deve scegliere la ragazza. Tra le dieci candidate c’è anche Kara alle prime armi, ma piena di vita e di entusiasmo. Chi verrà scelta? Riuscirà Kara a realizzare il suo sogno? Krista McGee ha avuto una bella idea, originale e piena di inventiva ma in confronto con altri libri YA manca di verve e di vita. I protagonisti sono molto pacati, non sembrano neanche avere diciassette anni. Ad un certo punto mi sono ritrovata a chiedermi “ma non è che questi hanno 13 anni?”, perché si fanno cose straordinarie, Chad è un giovane cantante con molto successo, ma tutti non pensano che a pregare, a studiare, a lavorare. Niente feste, bevute, e scene da film e se da un lato può essere rinfrescante dall’altro non offre al lettore particolare divertimento. Nonostante l’ironia, gli episodi divertenti e i pezzi comici che le ragazze devono recitare per sfidarsi, il libro è particolarmente piatto e senza incentivi alla lettura. Avevo indovinato la trama dalle prime pagine, la trama è abbastanza scontata e tutto in qualche modo è predicibile. Una delle poche cose che ho apprezzato davvero è stata l’alternanza dei punti di vista, che come mi segue da un po’sa, letteralmente adoro, soprattutto per quanto riguarda i punti di vista maschili, anche se in questo caso quelli di Kara erano molto più interessanti.I ruoli poi in questo caso sono capovolti. In “Starring me” la vera forza del libro è sicuramente Kara, non solo perché è colei che deve affrontare un cambiamento, una rinascita, una sorta di viaggio di formazione, una crescita personale, e colei che deve fare i conti con diverse situazioni difficile, ma anche perché Kara è un personaggio estremamente positivo. Pieno di vita, incredibile, generosa, capace di strappare un sorriso anche nei momenti più disperati, impegnata, capace di investire il suo tempo in maniera saggia e soprattutto in grado di imparare dai suoi errori. Una ragazza unica, circondata da tante mini bitch, tanto per essere gentili. Chad mi è rimasto antipatico fin dal primo incontro sulla carta, perché è un po’ prevenuto, condizionato dai suoi genitori e forse perché mi piacciono di più i bad boy redenti, o comunque che hanno un minimo di verve. Se un ragazzo è già arrivato non nasconde nessun mistero non attira la mia attenzione e beh, cosa devo dirvi, preferisco i ragazzi un po’ più attivi.Ma il mio personaggio preferito sicuramente è Flora la collaboratrice della famiglia di Chad che si interessa in prima persona, che inserisce la Austen in quasi tutte le conversazioni, o comunque una citazione di un altro grande della letteratura e che fa da guida a Kara, indispensabile per la storia.Così come pure Addy e Jonathon, rispettivamente la migliore amica/o di Kara e Chad. Adorabili nel loro conoscersi, stare insieme, ma senza affrettare le cose.Il particolare da non dimenticare? Jane Austen…ha una risposta per tutto.Il libro è carino, la romance è leggera ma non ha un ruolo preminente, i temi fondamentali sono la scoperta di sé, la religione, la famiglia, come rapportarsi con i propri sogni e come fare a realizzarli, anche perché i due protagonisti non sono certo adolescenti normali. L’alternanza dei punti di vista fornisce un ulteriore motivo di intrattenimento, anche se io preferisco più azione, in tutti i campi, e non mi riferisco a quello fisico, forza datemi un po’ di credito. Se volete un po’ di distrazione e un libro da consigliare anche ai più giovani, i protagonisti non sembrano neanche diciassettenni, “Starring me” è il libro che fa per voi.Buona lettura guys!Ringrazio Netgalley e Thomas Nelson per avermi concesso la possibilità di leggere questo libro in cambio della mia opinione.Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/28044520904/starring-me-by-krista-mcgee