Review


My scars show pain and suffering, but they also show my will to survive.“Scars” è un libro che ho scelto per caso, che mi sono rifiutata di leggere per diverso tempo perché avevo paura che mi lasciasse delusa, o poco interessata. Il galley in scadenza mi ha costretta a iniziare a leggere e sono contenta di poter dire che ho adorato il libro anche se è stato davvero difficile da leggere, ci sono stati dei momenti in cui mi sono dovuta fermare perché la lettura diventava troppo sconvolgente, troppo dolorosa e mi sono ritrovata in lacrime in diversi passaggi. Kendra è una ragazza di 15 anni con un passato difficile alle spalle, fatto di abuso, da bambina un uomo l’ha violentata sessualmente. Lei non ricorda chi sia, ha solo sprazzi di memorie. Da sei mesi è in terapia con Carolyn, la sua psicologa per cercare di scoprire chi è che l’ha spezzata nell’intimo. I ricordi però sono accompagnati dalla sensazione sempre più reale che il suo assalitore sappia che lei ha iniziato a ricordare e non vuole che continui, per questo la segue e la minaccia. Sempre più spaventata Kendra fa i conti con la pena tagliandosi il braccio con un taglierino. Solo l’aiuto dei suoi amici l’aiuterà a sopravvivere. Cheryl Rainfield ha scritto questo libro grazie alle sue esperienze di abuso, lei stessa ha sofferto lo stesso destino di Kendra e ogni pagina è imbevuta di verità, di emozioni fortissime che conducono il lettore in una realtà assurda fatta di dolore e inquietudine. Non ci sono descrizioni particolareggiate di quello che è successo nel passato di Kendra, solo brevi accenni, ma ciò che viene descritto con una precisione assoluta e sconvolgente è il modo in cui Kendra si procura le sue cicatrici, le “scars” del titolo. In questo c’è una abbondanza di dettagli quasi maniacale, i tagli sono qualcosa di atroce, così come il dolore che questa ragazza si tiene imbottigliata dentro. I genitori non riescono a penetrare nella sua corazza, e soprattutto la madre è cieca di fronte alla sofferenza della figlia e non riesce a cogliere nessuno dei suoi gridi di aiuto. A volte volevo andare lì e scuoterla, dirle “ma non ti accorgi cretina di come sta tua figlia?” e assistiamo impotenti allo sfacelo. Ma per fortuna Kendra è una ragazza forte, che si rifiuta di lasciarsi andare, che sceglie di vivere anche se ogni passo nasconde una sofferenza atroce. È un’artista, una pittrice come la madre e ogni quadro è la descrizione di sé, del suo mondo, delle sue paure e della sua sofferenza. Sua madre la critica per la crudezza delle sue descrizioni ma in qualche modo quella è una delle sue valvole di sfogo più sane, rispetto ai tagli. Ma soprattutto per fortuna Kendra non è sola, se la sua famiglia non capisce, ha una serie di persone che sono più che disposte a farlo.A partire da Carolyn la sua psicologa, che lei considera come una madre, perché riesce a capirla in maniera vera e riesce ad aiutarla a ricordare e a sopportare la pena, anche questa diventa troppo grande. La aiuta anche quando inizia ad essere perseguitata dal pedofilo e le crede quando non ha prove per poterlo dimostrare. Un aiuto vero e concreto come ce ne sono pochi in giro.Poi c’è la sua insegnante di arte Mrs. Archer che è una donna formidabile, che ho stimato tantissimo che continua ad incoraggiare Kendra nella sua arte e anche quando si accorge che le cose precipitano non si tira indietro e non la giudica.Sandy, un amico gay della madre, è una sorta di figura paterna quando il padre si dimostra inefficace nella sua posizione di genitore. Anche lui un artista la incoraggia e la aiuta a vendere i suoi quadri, anche se la madre non può tanto vederlo.Ma in assoluto il mio personaggio preferito è Meghan, una compagna di scuola di Kendra, che diventa la sua ragazza e l’evoluzione della loro storia è tenerissima. Anche Meghan non ha avuto una vita facile e sa cosa vuol dire sofferenza. È rispettosa e seria, capace di ascoltare senza giudicare e difende dal profondo Kendra anche quando non la conosce. Affidabile, forte, sicura di sé, cerca di nascondere la sua omosessualità, ma la vive con Kendra senza fermarsi, senza farsi problemi, ma liberandosi dei legacci che la legano alla conformitàIl particolare da non dimenticare? Un ritratto. Quella scena è una delle più belle del libro. Leggetela!“Scars” è uno dei libri più belli ed intensi che abbia letto ultimamente, ho adorato ogni singola riga, anche quando mi ha trafitto il cuore e sono certa che ve ne innamorerete anche voi. Perché è una storia vera, fatta di amore, amicizia dolore e sofferenza unite da un filo sottile. È una storia di caduta ma anche di speranza, un grido alla vita che percorre anche vicoli ciechi e cammini dolorosi in cui il dolore autoimposto non è una punizione ma una liberazione. Una storia che vi lascerà con le lacrime agli occhi e il cuore colmo di possibilità.Leggete “Scars non ve ne pentirete.Buona lettura guys!Ringrazio infinitamente Netgalley e Westside Books per avermi concesso la straordinaria opportunità di leggere questo libro in cambio della mia opinione. Thanks!Recensione anche sul mio blog:http://pleaseanotherbook.tumblr.com/post/26549267721/scars-by-cheryl-rainfield-my-scars-show-pain#notes