Review


Tutti i libro della Echols hanno lasciato un segno e quindi ho deciso di dare una possibilità anche a “Love Story” senza esitazione.Erin ha un sogno, scrivere romance per una casa editrice famosa. Per farlo decide di frequentare un corso di letteratura inglese a New York, andando contro i desideri di sua nonna che la vorrebbe laureata in economia per mandare avanti la fattoria di famiglia. Sua nonna decide quindi di toglierle i fondi e finanziare il figlio di uno degli impiegati della fattoria che dovrebbe ereditare tutto al posto di Erin. Una volta nella city Erin inizia a frequentare un corso di scrittura creativa e produce un racconto che per protagonista lei e uno “stable boy” soprannome per l’usurpatore. Mentre lo deve presentare alla classe Hunter Allen, il ragazzo, fa la sua apparizione nell’aula pronto a frequentare il suo stesso corso. Inizia una sfida a colpi di racconti che li porterà ad analizzare sé stessi e le loro paure e a scoprire che tra di loro c’è molto, molto più di quello che si sono mai confessati.La Echols ha centrato l’obiettivo, anche se “Love story” mi è piaciuto di meno di “The next door boys”. È comunque interessante e pieno di verve.Erin è una ragazza testarda e pensa di potercela fare da sola senza dover dipendere da sua nonna e dai suoi soldi, che parte per New York per realizzare il suo sogno e si fa in quattro per riuscirci, trovando quattro diversi lavori, risparmiando ogni centesimo, vivendo di crackers e studiando in ogni momento libero. All’arrivo di Hunter il suo equilibrio cambia anche perché naturalmente non è abituata a confrontarsi così da vicino con lui, avendo passato più di sei anni cercando di ignorarlo ma soprattutto perché gli ha rubato il futuro, o perlomeno così crede. D’altronde Hunter fa di tutto per inserirsi nella sua compagnia di amici e per orbitare nella sua cerchia, aiuta anche il fatto che abitano nello stesso dormitorio. Anche i sentimenti più o meno contrastanti che Erin prova per lui sono fondamentali perché la destabilizzano e la spingono a scoprirsi. Ma ciò che più mi ha interessato in realtà è il suo passato che cosa è successo ai suoi genitori e il ruolo di Hunter nella vicenda. Niente è facilmente scopribile e lineare, tutti i fatti salienti e più importanti della vicenda ci vengono mostrati tramite i racconti che scrivono per il corso e non abbiamo mai la percezione di verità se non quando ci viene confermata dai due ragazzi. Ma Erin è insicura e si nasconde dietro le sue eroine perché è rimasta una bambina spaventata.Hunter ci viene presentato da Erin come lo “Stable boy” indipendente e usurpatore, accondiscendente verso il nemico arrivato per distruggere Erin. Col suo sorriso ironico, la calma serafica, il contegno dignitoso il ragazzo p un uomo che vuole farsi strada nella vita e non rimanere bloccato nella campagna del Kentucky. Super hot (la scena del party) occhi chiari, muscoli modellati dal duro lavoro nelle scuderie Hunter è il perfetto gentleman a cui manca il capitale per realizzare il suo sogno e che in qualche modo approfitta della nonna di Erin per arrivare da tutta altra parte. La realtà è distorta e presenta più piani sovrapposti che ci vengono rivelati solo nelle battute conclusive, of course. Ma non c’è da condannare completamente Hunter che alla fine si rivela il bravo ragazzo innamorato da una vita e con l’incredibile capacità di arrivare sempre in ritardo e nel momento meno opportuno.Gli altri personaggi che vorrei citare sono gli amici del college dei due giovani: Manohar, Brian, Summer e Jørdis che aiutano i due a ritrovarsi e a chiarirsi anche se per ogni passo avanti che compiono ne fano due o tre indietro discutendo su tutto e aumentando le incomprensioni.Altro personaggio importante è Gab il professore del corso di scrittura creativa che ha un ruolo fondamentale nello scioglimento finale.Cammeo importante è poi quello di Tommy, il padre di Hunter, che secondo me ha un ruolo troppo marginale rispetto a quello che poteva avere.Il particolare da non dimenticare? I volti da ritagliare sa alcune riviste…e non aggiungo altro.Consiglio “Love story” a chi ama la Echols, a chi non la conosce perché è un ottima scrittrice che merita una possibilità, a chi adora la romance, a chi non fa a meno del lieto fine e a chi vuole passare qualche ora rilassandosi.Perché tutti amano una “love story” anche quando c’è “nipple” di mezzo.