Review


I can't decide if I really enjoy it or not...let's me think about it!“Twenty boy summer” è un libro che sembra banale ma che invece nasconde mille sfaccettature e induce a riflettere.Prima c’erano Anna, Frankie e Matt. Un trio inseparabile, migliori amici, Frankie e Matt fratello e sorella e Anna quasi come se lo fosse. Dopo Frankie e Anna. I genitori di Frankie decidono di tornare in vacanza in California, a Zanzibar beach e portarsi dietro Anna che li ha aiutati a tenere in piedi la loro figlia. Le due amiche sono decise a vivere A.B.S.E. Absolute best summer ever (la miglior estate di sempre) e davanti allo specchio in un negozio organizzano un contest, trovare un ragazzo per ogni giorno di vacanza, appunto twenty (20) boys, in modo tale da trovarne uno adatto per Anna, per perdere l’Albatros, la sua verginità. La mente di Anna è persa altrove, nascondere il suo segreto, ma alla fine cede. L’estate, però, prenderà le proprie decisioni e le porterà su strade diverse.Anna è una ragazza forte che cerca di far forza a Frankie. Lei non ha perso un fratello, un figlio, solo il suo migliore amico, che nel frattempo era diventato qualcosa di più. Un mese di felicità precipitato nel baratro dei rimorsi e dei “se solo se”. Ma dentro soffre e ingoia solo per essere di sostegno incondizionato a Frankie che si mette su una maschera e si nasconde dietro make up e ricerca di ragazzi con cui flirtare solo per non pensare realmente al vuoto che sente dentro di sé. E alla fine Anna riesce ad andare avanti e a costruire la perfetta storia estiva di quelle che vivi in vacanza e ti porti nel cuore anche se cade nel nulla. E nonostante tutto sa che deve lasciar andare Matt, anche se è difficile, anche se fa un male cane.Mentre leggevo mi sono chiesta tante volte dove volesse andare a parare l’autrice con questa storia e solo alla fine quando finalmente ci troviamo davanti il necklace di Matt si riesce a capire e devo dire che ero piuttosto titubante. Ammetto che la storia non introduce rivoluzioni eclatanti nel genere degli YA, non è la storia del secolo, ma si legge bene, in modo scorrevole, come dicevo prima induce a riflettere. Ho odiato Frankie fin dall’inizio, nel ruolo della migliore-amica-supermodella-mentre-la-protagonista-si- sente-un-cesso-e-si-rivela-una-figona è insopportabile. Ottusa, che si lascia prendere dal risentimento e dall’aspetto sbrilluccicoso delle cose, e anche nel momento della redenzione, volevo solo sbatterla fuori dalla storia.Il ritratto che emerge di Matt è quello del ragazzo perfetto, innamorato, incredibilmente dolce e una delle cose che ho apprezzato del libro però è che Sam, la cotta estiva, non sparisce in confronto a lui, ma anzi diviene di reale sostegno per Anna.Ci sono delle scene meravigliose, molto intense e le descrizioni dell’oceano sono incredibilmente vive e luminose, le ho apprezzate davvero molto.Il particolare che più mi rimarrà impresso è questo:“Whenever we’d pass a penny on the sidewalk, Matt wouldn’t touch it. “Let someone else have a lucky day,” he’d say. I used to tease him and tell him that someday when he got to the great beyond, there’d be a room stuffed full of all the pennies he’d left for other people.”Dopo attenta valutazione, il libro mi è piaciuto e la prossima volta che andrò sulla spiaggia cercherò i vetri rossi. Sono rarissimi, se li troverò, li raccoglierò e penserò a Matt.