Review


“You're either someone or you're not.”“Some girls are” l’ho scoperto da pochissimo ma ho deciso di leggerlo appena me lo sono procurata anche su consiglio di Jolene Perry la straordinaria scrittrice di “The next door boys” (libro meraviglioso di cui consiglio la lettura e per maggiori informazioni leggete la mia recensione) che mi ha scritto su un commento che la Summers è una scrittrice bravissima che lei adora, mi sono fidata e devo dire che ho fatto bene.Regina Afton è la migliore amica di Anna Morrison la reginetta della scuola, la più popolare, la ragazza della senior class che ha il potere indiscusso sulla Hallowell High. Una di quelle bitch (in inglese sembra meno volgare, period) di cui vuoi essere assolutamente amica perché se non entri nelle sue grazie sei sicuramente nei guai e ti rende la vita impossibile. Ma Regina fa anche parte delle fantastiche cinque, insieme a Marta, Janette e Kara. Tutto cambia ad una festa dove sono tutti devastati dall’alcool e dalle droghe e il ragazzo di Anna, Donnie cerca di violentarla. Si confida con Kara che per tutta vendetta racconta a Anna che Regina è andata a letto con il suo ragazzo. Per Regina inizia l’inferno: cacciata dal gruppo deve fare i conti non solo con gli scherzi e le bastardate della sua ex migliore amica e del suo ex ragazzo Josh, che subito si schiera dalla parte di Anna, ma anche di tutto il resto della scuola che non manca di prendersela con lei per vendicarsi di tutte le cattiverie che ha realizzato insieme ad Anna. La vita alla Hallowell High non sarà facile anche se in tutto questo alcuni ragazzi distrutti dalla sua opera le verranno incontro e forse Regina sarà capace di rimettere in piedi i pezzi della sua esistenza.Regina nelle prime pagine l’ho odiata, più leggevo più mi chiedevo ma come si fa? Vendersi così per la popolarità, sfuggire alle conseguenze, continuare a nascondersi dietro false verità solo perché chiedere davvero scusa, farsi in quattro, aprirsi, salvare la vita di un’altra persona è troppo difficile, distruggerla è molto più facile. Giusto? Poi si capisce che il motivo per cui lo fa è quello vecchio quanto il mondo di non rimanere da sola. È una giustificazione valida? Lasciatemelo dire: NO! non lo è e quindi ho continuato a biasimarla, ma ad un certo punto mi sono detta che tutti meritano una seconda possibilità. E non perché mi sono impietosita per quello che le combinano, qualcuno dirà anche che se lo merita, ma perché Regina cambia, cambia in un modo che non si sarebbe mai aspettato. Ma in fondo rimane la stessa, perché chi dice che ha rivoluzionato il suo modo di vedere le cose? Ma si sacrifica, cede al ricatto, cerca di fare ammenda, anche quando tutto sembra contro di lei. Regina non è un personaggio facile da amare, anzi per la maggior parte del tempo non lo si fa, ma è intenso, è vero, è umano. Il libro mostra come è davvero l’high school, o qualsiasi scuola superiore del mondo, un inferno, un posto in cui ci sono delle gerarchie, delle classi, delle regole a cui conformarsi, e se non sei nel gruppo che conta vieni spinto sempre di più ai margini. Gli adolescenti sono dei gran bastardi manipolatori e se sei indifeso vieni sconfitto. Solo chi ha davvero carattere sopravvive, e diciamoci pure la verità a 14,15, 16 anni non è che hai tutta questa forza. Da ragazzina ero una palla impaurita, che non riusciva neanche a parlare al telefono. Si sa come vanno queste cose. E in definitiva compatisco Regina.E soprattutto compatisco Anna, perché è spaventata, ha paura, sa che tutti la odiano per quello che fa, ma viene comunque rispettata e seguita, proprio per paura di quello che fa. Un circolo vizioso che si infrange nella sua voglia di essere la padrona indiscussa di quel piccolo microregno che è la scuola. Che cosa c’è di meglio si essere adulata? Con delle “amiche” che si sporcano le mani per te? Anna è da sola anche quando circondata dal suo quintetto di perfezione, perché tutto rimane una maschera a coprire lo squallore di una vita che non va oltre l’apparenza, che rimane concentrata sulla popolarità, l’aspetto fisico e il rispetto. Premurosa solo quando le fa comodo, micidiale nella sua mira al punto debole delle persone, non fa altro che mantenere la sua immagine che le crolla addosso quando meno se lo aspetta. E questo ci porta a Kara, la miccia che fa scoppiare il putiferio in cui cade Regina. Vittima dei soprusi proprio di quest’ultima si vendica portandole via la cosa a cui tiene di più, la sua migliore amica o meglio la protezione che le deriva dalla sua migliore amica e la getta in un mare di disperazione. In realtà le fa un favore per la sua redenzione ma in definitiva Kara cerca di spezzarla e di farsi chiedere scusa, cosa che non le riuscirà di ottenere e dimostrandosi persino più meschina di Anna, cosa che non avevo pensato all’inizio, ma sapete come si dice, ed è profondamente vero, al peggio non c’è mai fine.E ora eccoci ai personaggi “buoni” anche se non c’è veramente un lato dei buoni e uno dei cattivi, tutti in un modo o nell’altro hanno comportamenti meschini, non c’è la perfezione della divisione tra bianco e nero, ma un grigio confuso che ci permette di riconoscerci in ognuno di loro. Questa è la vita vera. Dove ogni azione ha la sua conseguenza, ogni atto un effetto e c’è solo da condividerci, cercando di prendere la scelta più giusta.E prima c’è Liz. Ex componente della cricca, Anna ha deciso di cacciarla perché era troppo vicina a Regina, e proprio lei è stata la mano ad eseguire alcuni degli atti più brutti ai suoi danni che l’hanno portata quasi al limite. Ma Liz alla fine ha deciso di non arrendersi, anche se ci ha provato a gettare la spugna, ha continuato a presentarsi a scuola e si rivela la salvezza di Regina e di Michael Hayden.E arriviamo proprio a lui, a Michael. Ora se io ero nei suoi panni la mandavo dritta dove vi immaginate, ma se in un primo momento la fa sedere al suo tavolo di solitario solo per vedere da vicino la sua caduta, alla fine le si affeziona davvero. E si in tutto questo disastro esistenziale c’è anche la romance, ma Michael è molto molto di più. Con la reputazione distrutta a causa di Regina e la cricca di Anna, ha perso la madre in un incidente, in qualche modo è il solitario, scansato da tutti perché ritenuto pazzo. Porta sempre dietro un’agendina, che è il suo diario in cui scrive pensieri ed emozioni e che si percuoterà contro di lui e contro la sua relazione con Regina. Continua ad allontanarla ma poi è sempre dietro l’angolo quando lei ha bisogno di lui ed è incredibilmente dolce anche se non si ha mai questa impressione, come quando le da un passaggio, la fa andare a casa sua, accetta di seguirla in una specie di caffetteria. E tra alti e bassi la perdona, e la redime. E’ in definitiva il personaggio più incredibile di tutto il racconto.Non so se con la sfilata dei vari personaggi vi ho spaventati o incuriositi, vi invito però a leggere questo libro, uno stralcio di vita vera in un mondo che va lentamente in frantumi. Purtroppo l’adolescenza di molti scivola via così e voglio credere che per il futuro ci sia speranza, che ci si possa redimere che tutto non finisca semplicemente nell’oblio.Procuratevelo, la Summers è straordinaria nel cogliere vite, emozioni e lacrime di un gruppo qualunque di adolescenti dove conta più la propria posizione nella scala sociale che amore e amicizia. Mi auguro davvero che le Anne di tutto il mondo capiscano che non è rifarsi sugli altri che le aiuterà ad aver successo nella vita.