Crash Test Love - Ted Michael
Ho deciso di iniziare a svuotare la cartella dei libri scaricati e dopo averci ripensato più e più volte la scelta è caduta su “Crash test love”. Non ricordavo minimante la trama e le prime righe mi hanno subito intrigato.Garrett Lennox si è appena trasferita a Long Island da Chicago con i genitori per il suo senior year. L’ultimo anno di high school, in un nuovo istituto non è facile da affrontare finché la J Squad, il trio delle ragazze più popolari, decide di prenderla sotto la sua ala protettrice affidandole un compito: deve far innamorare di sé Henry Arlington, lo smart ass della scuola, e mollarlo in diretta televisiva allo Sweet Sixteen di Destiny che sarà ripreso da MTV per ripagarlo del dolore inflitto a molte ragazze della città.Ovvio che non tutto va secondo i piani.Garrett è un personaggio che ho odiato, non per la scommessa in sé, ma perché è assolutamente incapace di prendere una decisione sensata. Per tutto lo svolgimento volevo entrare lì e schiaffeggiarla. Ok inizi l’ultimo anno in una nuova scuola dove non conosci nessuno e vuoi fare amicizia. Ok essere incoraggiata dalle più popolari della scuola può essere fantastico ma non puoi adagiarti ai loro comportamenti, smettere di pensare. Durante tutto il tempo trascorso con Henry, in effetti poco più di due mesi, dimostra solo superficialità e incostanza e ammirazione per un mondo falso, fatto di lustrini e la sua scelta finale, quando poteva aggiustare le cose me l’hanno fatta odiare ancora di più. È bella, intelligente, appassionata di musica finisce per perdersi in un bicchiere d’acqua.Henry invece l’ho molto apprezzato, fa delle sciocchezze, commette degli errori ma cresce davvero. L’ultima cosa che vuole è avere una ragazza. All’inizio ci viene presentato come un sweet sixteen crasher: lui e i suoi amici Duke e Nigel si imbucano alle feste per rimorchiare e per organizzare scherzi stupidi inventandosi ogni volta un nome e un’identità differente e scappando da baristi intransigenti o security. Henry, al contrario degli altri, riesce sempre a portarsi una ragazza sui sedili posteriori della sua jeep, e non per pettinare le bambole. Il loro codice è mai andare due volte con la stessa ragazza e essere fedeli solo ai membri della squadra. Ma Garrett lo sconvolge, rivoluziona il suo mondo e gli mostra esattamente quello che significa amare e vivere una relazione. La vita è molto altro rispetto all’arido sesso. Scombussolato dalla partenza improvvisa e definitiva della madre che non vede da quando aveva dodici anni, messo da parte da un padre che non crede in nulla se non in se stesso e nel suo dolore, Henry si consola con i legami senza conseguenze di una botta e via, salvo poi ritrovarsi uno stuolo di ragazze avide di vendetta. Come London, il capo della J Squad. Appassionato di cinema, lavora in un piccolo cinema indipendente, osserva la vita come dietro una camera da presa, salvo poi scoprire che lui è l’attore protagonista.Gli altri personaggi chiave sono la J Squad e i migliori amici di Henry.La J Squad fissata con la moda, i party, crede di dover uscire con i ragazzi del college perché i loro coetanei sono solo dei ragazzini incapaci di vedere oltre il loro naso, e capaci solo di spezzare il loro cuore. Danno una chance a Garrett salvo poi mandarla a cagare una volta che il loro piano è semifallito, perché quello che voleva davvero London non era distruggere Henry. Duke e Nigel sono le due spalle di Henry quelli che gli sostengono il gioco, lo seguono in tutte le sue avventure e gli sono davvero vicini. Due migliori amici nel senso più vero di questa parola di quelli che pensano alla tua felicità che se anche sbagli sono sempre lì per asciugare le tue lacrime e sostenerti e indefinitiva gli unici che vale la pena avere al fianco.Una cosa molto utile per lo svolgimento e una scelta molto azzeccata è stata l’alternanza dei capitoli nei due punti di vista dei protagonisti Garrett e Henry per capirne i progressi, le emozioni e che ha reso seguire la storia molto più semplice. Classico YA di cui non ho apprezzato la fine. Arrivata ad un certo punto mi sono solo chiesta “WTF?”. Alcuni spunti sono molto interessanti come la scelta di inserire le parole chiave nei capitoli di Garrett come titoli di canzoni (vista la sua passione) o i continui riferimenti a film, scene e registi in quelli di Henry ma davvero non sono riuscita a cogliere il perché di un tale finale.