Shattered Dreams - Ellie James
“Shattered dreams” è uno di quei libri che avevo richiesto e che è rimasto per lungo tempo in attesa di essere letto. Perché? Non lo so, probabilmente perché avevo dimenticato la trama, e perché gli ultimi galley che ho iniziato a leggere non mi sono piaciuti. Quindi ero scettica rispetto a questa storia ma naturalmente mi sono dovuta ricredere.Trinity ha sedici anni, i suoi genitori sono morti quando ne aveva due ed ha sempre vissuto con la nonna sulle montagne in Colorado, fino a che anche lei la lascia sola. L’unica parente che può accoglierla è Sarah, la sorella del padre, dieci anni più giovane di lui. Trinity si trasferisce quindi a New Orleans che sta rinascendo dopo la disgrazia di Katrina. Qui è difficile per la ragazza ambientarsi e fare amicizia perché i ragazzi si conoscono da sempre e formano un gruppo unito. Una sera però la invitano in una casa abbandonata per spaventarla a morte. E dopo quella sera inizia l’incubo. Jessica, la cheerleader, la regina della scuola è gelosa di lei perché il suo ragazzo storico, Chase, il quarterback della squadra di football l’ha lasciata e prova dei sentimenti per Trinity. Vuole fargliela pagare, ma non si rende che il gioco si ritorce contro di lei. Solo le straordinarie capacità di Trinity riusciranno a salvarla, mentre la ragazza mette insieme i pezzi del suo passato.La storia è affascinante e il paranormal ha la parte più rilevante, la capacità di Trinity di sognare e vedere cose oscure e mortali è il nucleo del libro, fiancheggiato dalla romance con Chase. Chase sembra il re della scuola, il padrone assoluto della sua vita che ci viene mostrata all’inizio come perfetta, la vita che ogni adolescente medio vorrebbe avere. Ricco, stupendo, popolare, in gamba, gentile è il ritratto dell’handsome. Ma nel corso della narrazione ci rivela i segreti che nasconde dietro la facciata. I tradimenti e segreti che sempre lo hanno avvolto. Anche lui ha perso molto dopo Katrina e quel senso di perdita che avvolge la città, sembra aleggiare anche intorno a lui. Ma c’è ed è questo ciò che conta, la sua presenza costante al fianco di Trinity, il calore che le dà ad ogni stretta di mano. E anche se sembra allontanarsi, è sempre lì che le tiene dietro offrendo il suo aiuto incondizionato.Trinity d’altra parte è spaventata e confusa. Prima il rifiuto e poi la verità che le cade addosso come un macigno, la scoperta sulla madre, i misteri, la vita segreta che non avrebbe mai immaginato. Le pietre e le visioni fino all’oscura rivelazione riguardo alla morte dei suoi genitori. La nonna l’ha lasciata sempre all’oscuro e lei si è sempre sforzata di seguire le sue indicazioni anche se tutto le gridava di non farlo. Finalmente al di fuori della sua ombra, continua a scappare e a nascondersi. Non sempre fa la scelta giusta ma in definitiva capisce che può e deve fidarsi, che deve lasciare andare.Altro personaggio su cui vorrei porre l’attenzione non è né la zia Sarah che pure merita di essere menzionata per la sua fiducia incrollabile in Trinity, il suo amore e il suo credere il lei e il fornire le prime spiegazioni, né Jessica e l’entourage di amici che la circondano e che in un modo o in un altro cercano di fargliela pagare per essersi messi in mezzo, né la sua amica più cara Victoria che ha un ruolo completamente marginale e del tutto trascurabile, visto che le funzioni che di solito svolge la BFF le porta a termina Chase ( la scoperta del segreto, l’accettazione, il sostegno) ma Dylan. Dylan è il figlio di Jim Forcade un detective che aveva collaborato con la madre di Trinity in alcune indagini su persone scomparse. Il ragazzo conosce tutta la storia di Trin e nonostante tutto è lì per salvarle la vita e per sostenerla quando si ritrova da sola a camminare in bilico. Lui è l’altra faccia della medaglia, il mistero, il fascino quell’aria da cane bastonato così coinvolgente che è impossibile restarne indifferenti. Sull’orlo dell’essere un bad boy, e in definitiva non essendolo affatto incuriosisce e spinge Trinity verso di lui anche quando nei suoi pensieri c’è Chase. Assolutamente irrinunciabile. Compare solo nella seconda metà del libro ma fa davvero la differenza. E poi un po’ di competizione fa sempre bene.Il dettaglio che metto in luce è questo: i gatti. Non dico altro solo che hanno un ruolo importante e misterioso e fanno da tramite ai mondi in cui si muove la protagonista.La narrazioni in prima persona aiuta la Elder a costruire una storia su più piani, lasciandoci sempre all’oscuro. La macrostoria, cioè quella di Trinity che cerca di scoprire il suo passato e le sue radici e il caso di investigazione riguardante la scomparsa di Jessica. E in tutto questo i sogni, che la conducono alla verità ma che lasciano un velo di confusione incredibile. Spesso durante la lettura ci si perde con la ragazza, non si riesce a capire cosa è vero e cosa no fino alla risoluzione liberatoria e finale. Le descrizioni sono vive e drammatiche, soprattutto dell’oscurità e quelle delle visioni in cui lentamente veniamo a mettere insieme i pezzi. E la Elder è molto brava a tenerci sempre in sospeso, e a darci le risposte solo nel momento che lei considera giusto. In uscita a dicembre questo romanzo deve trovarsi sui vostri scaffali e tra i libri da leggere, ricco di azione, dramma e romance e sovrannaturale ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo primo capitolo di una serie. Compratelo.Io intanto ringrazio Netgalley e Macmillan per avermi messo a disposizione una copia in anticipo in cambio di una mia recensione.