Wintergirls - Laurie Halse Anderson
“Wintergirls” è uno di quei libri che ti restano dentro a lungo perché ti portano a riflettere in modi che non avresti mai pensato.Lia ha diciotto anni ed è invischiata in una morsa malefica di fantasmi e pensieri negativi. La sua migliore amica Cassie è morta, da sola in un motel dopo aver provato a chiamarla 33 volte e lei non ha mai risposto. Imprigionata dai sensi di colpa, controllando il cibo che ingerisce, sopravvivendo con 500 calorie al giorno, cerca di nascondersi dal padre e dalla nuova moglie. Mentre cerca di capire che cosa è successo quella notte, raccontando e raccontandosi mille bugie si ritrova a fare i conti con il suo passato e con il suo rapporto con i genitori e il cibo. Scomparire per vivere. Lia è una protagonista con cui è facile immedesimarsi, non solo per la narrazione in prima persona che sicuramente aiuta, ma anche perché la scrittrice è incredibilmente brava a ricostruire il lento decadimento fisico, ma soprattutto psicologico che investe la ragazza. Il libro è intenso e difficile, incredibilmente duro, ogni pagina è segnata da una lotta interiore spaventosa in un mondo in bilico, nel regno delle wintergirls, queste ragazze che lottano per raggiungere un’immagine di sé distorta e abbagliante, che cancella qualunque altra emozione. Se resiste alla tentazione Lia è forte, è indistruttibile, può fare qualunque cosa fino a che uno dei suoi atti disperati viene intercettato dalla sorellina Emma. La perdita della fiducia, ma soprattutto la distruzione di una vittima innocente fa scattare qualcosa, le fa raggiungere il punto più basso, per risalire la china. La cosa che più fa riflettere è il fatto che lei è sola. Nonostante il dimagrimento continuo, chilo dopo chilo, nessuno ne prende atto, Lia imbroglia la bilancia, nella pesatura settimanale, eppure nessuno ci fa caso. La ragazza affonda precipitosamente, tutti provano a lanciare un salvagente ma nessuno si accerta davvero se quella è la cosa giusta da fare. E la litania dei numeri delle parole che Lia sente quando mangia e non dovrebbe è incessante e riempie di agonia. Ma in fondo Lia vuole vivere.Indirettamente veniamo a conoscere anche la storia di Cassie, un’altra ragazza sola, un’altra ragazza in lotta con il suo corpo e con il cibo, che cerca di controllare così quei frammenti di vita che letteralmente vanno a infrangersi contro il peso di un’esistenza che diventa sempre più difficile da sopportare. L’indifferenza, o meglio la cecità di fronte al male è angosciante ma in fondo le due ragazze sono bravissime a mantenere le apparenze perché nella loro visione capovolta sono le uniche che le salvano.La famiglia di Lia è allucinante, perché cerca di mantenere la facciata intatta quando all’interno le mura sono marce. I genitori sono divorziati e totalmente immersi nel proprio lavoro che non riescono a guardare la loro figlia. La madre un grande cardiochirurgo che si accascia e si nasconde dietro una facciata di ghiaccio, che piange solo quando perde un paziente e pretende di inculcare i suoi ideali nel cervello di Lia. Il padre un grande storico, invischiato nel mondo dell’editoria, ha vinto un Pulitzer, lavora per una trasmissione televisiva, sempre in viaggio per condurre ricerche sul suo ultimo libro, anche lui non va oltre le apparenze, nasconde la testa sotto la sabbia e spera di cancellare i problemi con un colpo di bacchetta magica o con il cibo. Jennifer ci prova per un attimo ad andare oltre, ma ci si accorge ben presto che ha altre priorità, costruire la figlia perfetta. E solo Emma, la figlia di Jennifer, è in grado di andare oltre la facciata di Lia e di toccare davvero il suo cuore, è lei la ragione per cui alla fine ci prova davvero.Toccante, assolutamente indescrivibile, ma da leggere, uno di quei libri che ti rimangono impressi sul fondo del cervello non solo per la storia, ma perché pensi che al mondo ci sono tante piccole Lia e Cassie, incapaci di difendersi e che cedono al mostro, per trasformarsi in wintergirls, e se non c’è qualcosa che le smuova e le salvi si ritroveranno dall’altra parte del muro, lì dove non possono essere raggiunte. Leggetelo.