Review


“The Pattern Scars” è rimasto per un sacco di tempo nei libri da leggere, lo avevo richiesto ma poi come sempre mi era passato di mente perché presa da altre letture. Finalmente ci ho messo mano e devo dire che è stata una piacevole sorpresa.Il libro si sviluppa come una sorta di diario e racconta le vicende di Nola da quando era una bambina. Nola è una Otherseer, una sorta di veggente, o comunque una ragazza che è capace di leggere il futuro o meglio il Pattern delle persone, con la cera, con l’inchiostro, con il sangue. La madre per sopravvivere la vende ad un bordello dove vive Yigranzi la sua mentore che le insegna i rudimenti dell’arte di vedere le strade che un individuo può percorrere entrando nell’Otherworld. Nel bordello vive anche un ragazzo Bardrem, cuoco e poeta, che diventa subito amico di Nola. Quando lei ha 14 anni un uomo viene a prenderla per insegnarle l’arte del Bloodseeing, lui è Master Teldaru il più grande seer che esiste in Sarsenay, il luogo dove si svolgono le vicende. Teldaru ha un grande piano, e Nola ne sarà complice perché costretta da una maledizione che le ha imposto lo stesso Teldaru e niente riuscirà a darle pace, anche quando tutto sarà finito.La storia non è facile da riassumere, sia perché ci sono molti elementi, e quindi per la sua complessità, sia perché è estremamente toccante. Parla soprattutto di futuro, di destino, della non chiarezza delle visioni e soprattutto del fatto che il nostro Pattern non è definitivo ma sempre in evoluzione come un corso d’acqua che si snoda nel tempo e nello spazio dell’Otherworld in attesa delle nostre decisioni.Nola è una protagonista a tutto tondo, un personaggio molto interessante. Non ha nulla della classica protagonista da YA e anzi è molto forte e anche se lo è non si comporta mai da damigella in distress. Rimane sempre consapevole di quello che fa, sempre fedele a se stessa anche se Teldaru esercita una forte influenza su di lei. La fa diventare Mistress, le insegna un’arte proibita e pericolosa, la sceglie come la sua favorita e la fa diventare la sua amante. E quando un uomo dal fascino di Teldaru molto più grande di lei, potente, e quando vuole dolce e appassionato è difficile resistergli. In realtà Nola resta immune dalla spinta sentimentale di Teldaru perché innamorata di Bardrem, ma alla fine vittima consenziente del grande Master. E alla fine testimone impotente di gran parte delle vicende.Teldaru che è l’antagonista della vicenda conserva sempre un’aurea di insegnante e alla fine è solo un pazzo accecato dal potere e dalla voglia di governare. Deve essere il migliore. Afferra e potenzia un’arte che faceva bene ad essere proibita, gioca con la vita e con la morte, percorre le strade dell’Otherworld come se fossero reali e trova la fine che merita. Ma è un personaggio affascinante, complesso, descritto magnificamente e se ne ha una percezione così forte che sembra di avercelo davanti. La Sweet è stata estremamente brava, e forse è anche migliore di Nola.Anche il caleidoscopio dei personaggi secondari è estremamente vario e interessante e vorrei citare Grasni, e le donne di Belakao Zemiya e Ispa Neluja (il corrispettivo di Seer) che in qualche modo sono le più importanti nella vicenda, hanno un ruolo chiave e soprattutto sono le più riuscite. E non da ultimo Borl, il cane di Teldaru che ha un voltafaccia incredibile e a cui spetta il compito più importante e che ho semplicemente adorato e Uja l’uccello di Neluja, che era andato con Teldaru e che si affeziona a Nola e la aiuta in diverse circostanze.Indiscutibile è il ruolo svolto dal paranormal, non so di preciso in che definizione metterlo, ma è stato rinfrescante leggere di qualcosa di diverso che non fossero demoni, angeli, vampiri o simili. L’idea è originale e il libro fila veloce, dopo la prima metà in cui si parla dell’infanzia di Nola nel bordello. Da quando fa la sua comparsa il Master, il libro assume un nuovo ritmo, e non ci accorgiamo della gravità delle sue azioni finché non ne siamo catapultati nel mezzo. È un incredibile corsa, in cui non facciamo che fare il tifo per Nola e alla fine sono rimasta di sasso, perché mi aspettavo qualcosa di diverso, ma riflettendoci questa è l’unico finale possibile e mi sono commossa leggendo le ultime righe. Ve lo consiglio anche perché Caitlin Sweet è davvero una brava scrittrice, molto in gamba, questo è il suo terzo romanzo e sono curiosa di leggere anche gli altri. Davvero brava. Good Luck!Io d’altra parte ringrazio Netgalley e ChiZine Publications per avermi concesso il piacere di leggere in anticipo questo libro in cambio della mia onesta opinione.