Review


La Bella e la bestia è sempre stata una delle mie favole preferite, immaginate quindi la mia gioia quando mi è capitata per le mani l’occasione di leggere Beastly… ovviamente l’ho colta al volo.La storia è quella di Kyle Kingsbury, aka Adrian King, figlio di un famosissimo frontman di un notiziario a New York. Kyle è il classico ricco e viziato che Kendra, una strega, decide di punire per la sua crudeltà trasformandolo in una bestia. Ha due anni di tempo per trovare il vero amore e evitare di rimanere una bestia per sempre.Questo romanzo è una fiaba moderna, già a partire dall’ambientazione, cosa c’è di più moderno di New York? Non solo per l’utilizzo del computer, della carta di credito, della metropolitana. La magia riveste un ruolo importante, ma a volte passa semplicemente in secondo piano. L’attenzione infatti è sempre focalizzata sul percorso interiore e di formazione di Kyle/Adrian. Kyle è un vero newyorkese, uno di quelli interessati all’aspetto fisico, al potere, alla popolarità, figlio di un epoca che ricerca la soddisfazione immediata di ogni desiderio, la velocità, il rimanere sempre al centro dell’attenzione, anche quando in realtà ciò che conta è ben altro. Ma la televisione, i modelli che ci vengono continuamente proposti fagocitano tutto questo. Circondato da falsi amici, una bambolina insignificante, non si rende conto di quello che fa, della crudeltà di determinati gesti e giudica solo dall’apparenza, quell’apparenza che cerchiamo continuamente di migliorare con chirurgia plastica, trucco e denaro.Ma l’incantesimo, l’abbandono del padre, il dover fare i conti con l’impossibilità di uscire per via del suo aspetto lo porteranno a cambiare e a capire chi è davvero. Dopo l’iniziale rifiuto che lo induce a cercare un rimedio attraverso l’influenza del padre si ritrova rinchiuso in una enorme casa a Brooklyn dove vive con la governante Magda e il suo insegnante ceco Will, in una clausura forzata che verrà allievata solo dall’arrivo di Lindy. E soprattutto dalla sua capacità di sacrificio.Lindy, il vero amore di Adrian, è una ragazza fragile abituata a lottare per ottenere uno spicchio di felicità. Tutto diviene difficile con un padre che si droga e che l’abbandona per aver salva la pelle. Ma è anche una ragazza sensibile capace di andare oltre e di riconoscere il vero valore di Adrian. Non ne abbiamo mai una percezione completa perché la storia ci viene narrata dal punto di vista di Adrian e quindi di Linda sappiamo solo quello che percepisce il ragazzo che è comunque sufficiente ad inquadrarla.I padri di entrambi rivestono un ruolo negativo, entrambi li abbandonano al loro destino, entrambi interessati solo al loro benessere personale, entrambi incapaci di amarli davvero. Manca poi una vera figura di madre, quella di Kyle lo ha abbandonato da piccolo, quella di Lindy non viene mai nominata e neanche Magda è capace di riempire il vuoto lasciato.Sia Magda che Will comunque rivestono un ruolo importante per la formazione e la crescita di Kyle. Senza di loro Adrian non sarebbe mai diventato il ragazzo meraviglioso della seconda parte del libro. La chicca del libro sono le chat dove un gruppo di ragazzi tra cui lo stesso Adrian si riuniscono per parlare delle loro sventure di ragazzi trasformati a causa di un brutto incantesimo. Una sorta di gruppo di sostegno virtuale in cui si uniscono più fiabe in una sorta di storia nella storia e l’unica cosa che conta è l’ ”happily ever after” il “vissero felici e contenti” necessario in ogni storia. O come direbbe mia nonna “tutti i santi finiscono in gloria” amen!Questo libro merita tantissimo, da leggere e rileggere fino allo sfinimento. Se non lo avete ancora fatto procuratevelo e non fate come me, non aspettate tanto per farlo.