Review


The cake is a blank canvas, and you’re the artist.The sweetest thing è il primo libro di Christina Mandelski e devo dire che ha talento e sicuramente leggerò altro di suo.Sheridan, una ragazza di quasi sedici anni, è la Cake girl, la ragazza delle torte perché aiuta la nonna nella sua pasticceria decorando torte, (chi vi ricorda??? Peetaaaa) sua madre è scappata con un altro uomo quando aveva solo sette anni, mentre suo padre è un cuoco affermato, conosciuto in tutto il mondo per le sue straordinarie capacità. Viene scelto per condurre una trasmissione tutta sua, su un canale di cucina, il sogno di una vita, e Sheridan malgrado tutto deve aiutarlo partecipando all’episodio pilota. Il programma sarà la svolta nella vita della ragazza perché deve trasferirsi nella city, New York, e questo per lei significa lasciare St. Mary la cittadina dove abita sin da bambina. La storia si svolge nell’arco di un paio di mesi e racconta tutto quello che succede a Sheridan prima del grande show.Mi è piaciuto molto, non solo perché la ragazza protagonista è una ragazza davvero in gamba, piena di talento, di spirito di sacrificio e di inventiva, autoironica e spiritosissima che affibbia dei soprannomi estremamente divertenti a tutti, ma anche perché la scrittrice riesce a costruire un’atmosfera familiare molto dolce e suggestiva. Il padre di Sheridan per tanti motivi sembra essere fissato solo con il suo lavoro di cuoco famoso e invece si rivela molto dolce e affezionato, incapace di supplire a pieno alla mancanza della madre. La nonna Nanny è assolutamente inimitabile con il suo modo di parlare per metafore molto suggestive, il suo essere sempre sull’attenti ma capace di dare il consiglio giusto e di essere davvero vicina a Sheridan. Haley la nemica a cui vorresti solo sbattere in faccia una delle torte, ma che alla fine sarebbe sprecata perché sono davvero meravigliose. Lori la migliore amica che la sprona e le apre gli occhi su chi davvero è importante per lei. Ethan il figo di turno che sembra essere destinato a lei e che invece si rivela solo un approfittatore. Mr Roz l’aiutante jugoslavo della nonna che è estremamente gentile e offre sempre la sua comprensione. E infine Jack il suo migliore amico, che tanto migliore amico non è, il ragazzo che ogni ragazza vorrebbe avere al proprio fianco, premuroso, pieno di attenzioni, geloso, disponibile, affidabile. Che se chiami corre, che fa anche quello che non gli piace pur di compiacerti, capace di passare sopra al suo orgoglio e di scavalcare le montagne per te. Che è dritto di fronte a te ma che non vedi perché lo dai per scontato, e pienamente handsome anche lui!La storia è commovente, e ricca di particolari, perché la Mendelski si sofferma sulle descrizioni delle torte, su ogni piccolo fatto studiandolo quasi al microscopio. Il fatto poi di citare in maniera quasi ossessiva i biglietti di auguri della madre danno quel senso di mancanza che sommerge Sheridan. E anche la città che fa da sfondo riveste un ruolo importante, diventando un personaggio che rassicura la ragazza durante tutto il corso della vicenda. E alla fine ce la fa da sola, cammina sulle proprie gambe e prosegue dritta.Ve lo consiglio, leggetelo è un libro molto dolce, forse non fenomenale ma capace di entrare profondamente nel cuore del lettore.Ringrazio tantissimo Netgalley e Egmont USA per avermi dato la possibilità di leggerlo.