Reel Life Starring Us - Lisa Greenwald
“Sometimes in order to really see things you just have to look through a different lens” Dina.Reel life starring us è un libro molto interessante. La storia si sviluppa grazie a due punti di vista quello di Dina e quello di Chelsea due ragazzine di tredici anni che viaggiano attraverso il primo trimestre dell’8th in middle school. Dina si è appena trasferita, mentre Chelsea ha avuto la mononucleosi e entrambe iniziano l’ultimo anno con un mese di ritardo. Chelsea in apparenza ha la vita perfetta, circondata da mille amici, super popolare, ricca, ben voluta da tutti. Dina è l’ultima arrivata e se nella vecchia scuola era circondata dagli amici, qui si ritrova da sola a dover confrontarsi con una realtà che non accetta la sua diversità. Le cose cambieranno quando entrambe si troveranno a dover collaborare per un progetto per l’anniversario della scuola. Progetto che sarà il fulcro su cui si svilupperà tutto il racconto. La vita, quella vera, non è mai quella che sembra e ha sempre mille sfumature che vanno interpretate. Nonostante le iniziali difficoltà scopriranno di essere più vicine di quello che credevano.Diversi sono i particolari che fanno amare questo libro. Innanzitutto il fatto che in qualche modo è tutto perfettamente realistico, si ha a che fare con preadolescenti, a tredici anni inizi a staccarti dalla famiglia, a fare le tue esperienze a prenderti le prime cotte, ma sei ancora in qualche modo legato a certe abitudini infantili. C’è sempre la solita divisione tra i popolari e gli sfigati, i ricchi e i meno ricchi, i fashion e i fuori moda, mischiati in un contesto che non è quello dell’high school ma che comunque lo anticipa in pieno. Le dinamiche sono le stesse ma qui in qualche modo c’è altro. Il libro in fondo mostra che ognuno è speciale. Chelsea non ha la vita perfetta anzi va tutto a rotoli, Dina si rivela meno preoccupata del giudizio degli altri e molto più incline a vivere tutto così come viene. Le perfide migliori amiche di Chelsea Molly e Kendall offrono l’antagonismo perfetto, come pure Ross il re della scuola che alla fine sceglie il meno ovvio, e Sasha Preston che sembra un personaggio secondario e invece fa la differenza perché è davvero capace di unire le due ragazze e mostrare loro che cosa significa davvero vivere una vita al di fuori delle convenzioni. In fondo è il suo lavoro visto che ha uno show dove da suggerimenti chiamato “Sasha says so”, period.Una curiosità: il “being chipped” o “chipping” come lo chiama Dina: alcuni ragazzi di divertono a infilare patatine dentro gli zaini degli altri studenti. Un modo per far capire che il ragazzo in questione ha qualcosa di strano, non è ben accetto, non fa parte della cerchia delle persone che contano, sta solamente un po’ sulle sue. Basta girare la testa un attimo e subito ti ritrovi pieno di patatine. E come si lamenta Dina : ma come si fa a sprecare in questa maniera delle patatine? Consigliato, una storia come un’altra che però induce a riflettere su quella realtà che ci circonda e sul nostro modo di fare.Ringrazio Netgalley e ABRAMS per avermi permesso di leggere questo libro.