Awaken - Katie Kacvinsky
He lifted his shoulder. "You were brought up to think love and family is about protection. Like you need to hold people close in order to care about them. But that's just living inside a bubble. It's control. I was brought up to think love is trusting people enough to let them go. Like you can expand your family and your feelings and carry them anywhere."Awaken è un libro che mi ha affascinato moltissimo fin dalle prime pagine.Maddie, aka Madeline, vive nel 2060 in una realtà completamente digitalizzata, in cui le persone hanno perso i loro contatti personali, e lo schermo di un computer e internet sono gli unici modi per socializzare. Suo padre è il fautore della digital school DS ed è un uomo rispettato da tutti. Sua madre è l’unica che la spinge a mantenere un contatto con la vera realtà. Quasi tre anni prima si è trovata coinvolta in un’impresa più grande di lei e ancora ne paga le conseguenze. Un giorno però viene contatta da Justin e questo incontro le cambierà la vita, la farà svegliare quando credeva che non ci sarebbe stata alcuna possibilità. Fino a che ancora una volta le sue azioni la porteranno lontano a battersi in prima fila.La storia è costruita perfettamente e ti porta a conoscere ciò che accade alla protagonista a piccoli passi. A volte l’uso della prima persona risulta frustrante, ma in questo caso è assolutamente necessario proprio per il significato insito nella storia, questo svegliarsi dal torpore che viene dal vivere tutto in maniera digitalizzata, attraverso uno schermo e una serie di tasti, senza il reale conforto che viene dal contatto umano, da una stretta di mano, il vento nei capelli.Il libro è futuristico ma descrive uno scenario sicuramente verosimile, per come procedono le cose oggi non è impossibile che questo è il mondo così come lo vedremo tra cinquant’anni, un mondo di violenza, di paura, dove l’unica cosa che conta è la velocità, il controllo, la sicurezza e dove ci chiuderemo nelle nostre belle case a vivere solo per metà senza godere della sabia, delle carezze del sole, di una passeggiata, della vita fatta di baci, sensazioni, corse.E’ un libro che parla di rivolta, del prendere in mano la propria vita, dell’essere “commited” così come lo intendono gli inglesi: l’annullarsi nel raggiungimento del proprio scopo, l’essere capaci di lottare, di correre, di compartecipare davvero. E se Justin ne riassume al meglio il significato, Maddie si fa portabandiera proprio di questa rivolta iniziando a vivere a piccoli passi e compiendo grandi imprese.Ho amato tantissimo Justin, che nonostante sia descritto come il figo di turno per cui tutte cadono ai suoi piedi, abbia questa aura da leader capace di coinvolgere tutti in quello in cui crede e nell’iniziare a lottare, sia sostanzialmente un ragazzo come se ne trovano tanti, con le sue convinzioni, i suoi limiti, le sue debolezze.Ho amato molto anche Maddie perché non è un’eroina alla Bella, di quelle che dici “ma perché tutti si innamorano di lei se è una tale cretina?”. E’ una tipa tosta, che lotta, per cui Justin è una sorta di sveglia. Non c’è solo romance, anzi è solo un mezzo per avallare la tesi del libro e aggiunge fascino ad una storia che ne avrebbe a prescindere. Lo stile della scrittrice è semplice e riesce a farti apprezzare anche le più piccole cose.Leggete assolutamente questo libro ne vale totalmente la pena. Da leggere e rileggere.